Kraanston - "Dead Eyes" (EP)
Etichetta: Autoprodotto - Genere: Sludge Metal
E'
notte fonda e decidete di andare al pub. Ne trovate uno, nascosto,
con una scala che porta sottoterra. Non lo conoscete e non avete la
minima idea di cosa aspettarvi. Beh, quando entrate trovate il
delirio. Fiumi di alcol, gente che salta dal bancone del bar.
Delirio. E una band che suona. Beh, quella band sarebbero sicuramente
i Kraanston.
No,
non è l'incipit di un libro, ma quello che ho immaginato dopo aver
ascoltato più volte “Dead Eyes”, EP di questo trio torinese nato
da pochissimo e dedito a uno sludge contaminato da prog-metal, blues
e jazz, in cui ciascuna influenza è assolutamente digerita e rielaborata grazie alle ottime doti compositive dei Nostri.
L'iniziale
“Cargo Cult” si caratterizza per una batteria incessante,
suoni sporchi di chitarra e una voce, quella di Andrea Bonamigo,
assolutamente abrasiva e “sciamanica” nel suo imprecare al
microfono; l'omomima “Kraanston” è dotata di un ritmo
solido, groove e tocchi ben calibrati di
chitarra solista. Apprezzabile la seconda parte del brano – di
ispirazione vagamente Gojiriana – pesante ma prog quanto basta per rendere il tutto più dinamico; “Tunguska” è una
canzone che cresce mano a mano, partendo lenta e cadenzata per poi proseguire con piccoli assoli “sporchi” fino ad arrivare a un
chorus dall'ottima linea vocale..degno di nota il finale,
spiazzante nella sua natura groove e prog allo stesso tempo.
I
Kraanston sono sicuramente difficili da etichettare, e questo è a
mio parere un pregio. Il loro è certamente un Metal particolare, non
per l'ascoltatore abituato al suono asettico e perfetto delle moderne
produzioni, ma piuttosto per chi vuole dal Metal un'esperienza, o
meglio, un viaggio in un'altra dimensione. Bravi.
Voto
7,5 / 10
-M
Facebook: https://www.facebook.com/kraanston
Bandcamp: http://kraanston.bandcamp.com/releases
Io c'ero e posso unirmi all'elogio dell'articolo. Grande esordio. Bravissimi! Ric Obe.
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