domenica 18 settembre 2016


Kraanston - "Dead Eyes" (EP) 

Etichetta: Autoprodotto -  Genere: Sludge Metal



E' notte fonda e decidete di andare al pub. Ne trovate uno, nascosto, con una scala che porta sottoterra. Non lo conoscete e non avete la minima idea di cosa aspettarvi. Beh, quando entrate trovate il delirio. Fiumi di alcol, gente che salta dal bancone del bar. Delirio. E una band che suona. Beh, quella band sarebbero sicuramente i Kraanston.

No, non è l'incipit di un libro, ma quello che ho immaginato dopo aver ascoltato più volte “Dead Eyes”, EP di questo trio torinese nato da pochissimo e dedito a uno sludge contaminato da prog-metal, blues e jazz, in cui ciascuna influenza è assolutamente digerita e rielaborata grazie alle ottime doti compositive dei Nostri.
L'iniziale “Cargo Cult” si caratterizza per una batteria incessante, suoni sporchi di chitarra e una voce, quella di Andrea Bonamigo, assolutamente abrasiva e “sciamanica” nel suo imprecare al microfono; l'omomima “Kraanston” è dotata di un ritmo solido, groove e tocchi ben calibrati di chitarra solista. Apprezzabile la seconda parte del brano – di ispirazione vagamente Gojiriana – pesante ma prog quanto basta per rendere il tutto più dinamico; “Tunguska” è una canzone che cresce mano a mano, partendo lenta e cadenzata per poi proseguire con piccoli assoli “sporchi” fino ad arrivare a un chorus dall'ottima linea vocale..degno di nota il finale, spiazzante nella sua natura groove e prog allo stesso tempo.

I Kraanston sono sicuramente difficili da etichettare, e questo è a mio parere un pregio. Il loro è certamente un Metal particolare, non per l'ascoltatore abituato al suono asettico e perfetto delle moderne produzioni, ma piuttosto per chi vuole dal Metal un'esperienza, o meglio, un viaggio in un'altra dimensione. Bravi.


Voto 7,5 / 10

-M







1 commento:

  1. Io c'ero e posso unirmi all'elogio dell'articolo. Grande esordio. Bravissimi! Ric Obe.

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