Path Of Sorrow - "Fearytales"
Etichetta: Buil2Kill Records - Genere: Death Metal
“Fearytales”
è il primo full-length dei genovesi Path Of Sorrow ed è,
lasciatemelo dire, un'album coi fiocchi. Un disco composto da musicisti maturi, da una band che ha già fatto
il giro di boa e che presenta i primi tratti di un sound
personale.
Il
mondo in cui ci fa entrare la band è nero, nero come la pece. Non di
quel nero che il black metal ama tanto sfoggiare con simboli e
provocazioni, ma un nero interiore e malefico. Questa atmosfera ci
avvolge già dall'intro “Into The Path” e prosegue con
“Under The Mark Of Evil”, brano sostenuto da buoni
riff e da linee vocali piuttosto varie (forse il chorus avrebbe
potuto essere più importante - magari allungato con note aperte e
lunghi growl a conferire maggior atmosfera - ma questa versione è già di ottima fattura); “Survive The Dead” è
uno degli episodi più riusciti, una lenta narrazione oscura grazie al mid-tempo che pervade per gran parte del brano. Inoltre l'assolo risulta azzeccato e carico di pathos,
dimostrazione che il buon gusto - e non l'eccessiva tecnica – serve per comporre un vero assolo; “Martyrs Of Hell” ci
tiene sospesi in un'atmosfera magica, grazie all'arpeggio evocativo e
la voce ben calata nella parte. Tutto è ben bilanciato (la strofa
arrembante, l'assolo post-chorus, la progressione che porta al
finale) e, sebbene il pezzo sia un pò troppo lungo, risulta
comunque godibile; “..Where The
Nothing Gathers” è il picco compositivo dell'album, brano da
ascoltare e riascoltare. Il sound è quello dei primi Dark
Tranquillity, con un lavoro importante delle chitarre a macinare riff su riff. La canzone è oscura e pesante, elementi ormai
diventati il vero marchio di fabbrica della band; “The Crawling
Chaos” è lunga, ma dotata di una grande varietà di riff
capaci di tenere alta l'attenzione; “Sea Of Blood (The March Of
Morrigan)” è forse l'unico passo falso, un brano dalle dinamiche confuse, mentre la conclusiva “This Is The
Entrance” non raggiunge grandi picchi compositivi, ma porta comunque a termine l'ascolto del disco in
maniera efficace.
A mio avviso l'unica
pecca è la resa di alcuni suoni in studio, soprattutto
per quel che riguarda il rullante (tenuto troppo nascosto)
e del basso (impalpabile). Al di là di questo ci troviamo davanti a
una band di ottimo livello, che non potrà che ritagliarsi uno spazio
del tutto personale nel Metal italiano. Bravi.
Voto
8 / 10
-M
Twitter: https://twitter.com/path_of_sorrow
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