domenica 28 agosto 2016


 L'ascesa del Leviatano: intervista ai Subliminal Fear  


Li avevamo lasciati alcune settimane fa recensendo la loro ultima fatica "Escape From Leviathan". Ora incontriamo di nuovo i Subliminal Fear, facendo una bella chiacchierata con il cantante Carmine Cristallo. 

CIAO CARMINE, INNANZITUTTO UN BENVENUTO A TE E ALLA BAND QUI SU THE METALLIST. PER INIZIARE TI VA DI RACCONTARCI QUELLA CHE E' STATA LA CARRIERA DEI SUBLIMINAL FEAR FINO AD OGGI? 
Ciao, è un piacere essere qui su The Metallist e raccontarti del nostro progetto. I SF nascono nel 2002 e come la maggior parte delle band, dopo una fase iniziale contraddistinta dal suonare cover, abbiamo iniziato a scrivere musica nostra, fortemente influenzata dalle band melodic death più importanti. Abbiamo avuto qualche difficoltà legata ai continui cambi di line-up che ci hanno rallentato, ma adesso, mi piace ritenere quella prima fase della nostra storia come conclusa. Di quella formazione iniziale siamo rimasti in tre: Alessio al basso, Domenico alle chitarre ed io; gli altri attuali membri sono subentrati in quest’ultima fase. Adesso abbiamo due vocalist, ed è grazie a Matteo De Bellis dei deathster Golem, che possiamo esprimerci al meglio nelle parti più aggressive. Il nuovo batterista della band è Ruggiero Lanotte e la sua esperienza e la sua tecnica adesso saranno il valore aggiunto, specialmente in sede live. Con "Escape From Leviathan" iniziamo una nuova parte della nostra storia.

IN ALTRE INTERVISTE HO LETTO CHE "ESCAPE FROM LEVIATHAN" E' IL FRUTTO DI UNA SORTA DI PIANIFICAZIONE..PERSONALMENTE APPREZZO IL CONCETTO, RITENGO CHE NON SIGNIFICHI LA "MORTE DELL'ISPIRAZIONE" MA SEMPLICEMENTE AVERE LE IDEE CHIARE..SEI D'ACCORDO? 
Si, sono d’accordo con te, non necessariamente bisogna lasciare tutto al caso, specialmente quando si vuole realizzare un prodotto professionale e in linea con le esigenze degli attuali metalheads. Gli inizi del 2014 sono stati fondamentali per il nuovo percorso stilistico, definendo molti aspetti del nostro nuovo sound e abbandonando anche qualche cliché di un genere (il melodic death metal) che ci stava ormai a dir poco “stretto”. L’inserimento della musica elettronica, di parti più groove-oriented e un lavoro particolarmente attento sulle melodie sono alcuni degli elementi nuovi che mi sento di evidenziare. Dopo aver iniziato a sperimentare nuove parti e soluzioni, i brani sono venuti fuori con molta naturalezza, poiché a differenza degli altri album, avevamo le idee molto chiare sui nostri obiettivi.

COMPOSIZIONE DEI BRANI SU PC O IN SALETTA..COSA PREFERITE E QUALI VANTAGGI/SVANTAGGI PORTANO SECONDO VOI? 
Per la lavorazione dei brani di "Escape From Leviathan" abbiamo optato per entrambe le soluzioni, ritenendole fondamentali e complementari per raggiungere il massimo dalle nostre capacità. La composizione di un brano infatti si è svolta alternando le due fasi, cioè arrangiando le idee nate in fase di jamming tra di noi utilizzando qualche software oppure partendo da una registrazione di una parte vocale e costruendoci le parti attorno. Non ritengo ci possano essere degli svantaggi in questo, anzi le nuove tecnologie dovrebbero essere un punto di forza.

SU "ESCAPE.." LE ELETTRONICHE E I SYNTH SONO PARTI PREPONDERANTI..LE AVETE IDEATE INSIEME ALLE PARTI STRUMENTALI O LE AVETE AGGIUNTE SUCCESSIVAMENTE? 
Uno dei punti di forza di “Escape From Leviathan” è la nuova connotazione atmosferica dei brani e questo grazie alla presenza massiccia di synth, parti elettroniche e agli arrangiamenti di Botys Beezart, che ha co-prodotto con noi questo album. Botys è un amico di lunga data, tastierista e arrangiatore della gothic metal band barese Godyva. Abbiamo lavorato con lui in maniera simultanea e quindi i suoi arrangiamenti non sono stati aggiunti in una fase successiva, bensì sono nati assieme agli arrangiamenti degli altri strumenti, intrecciandosi e crescendo insieme, dando quindi vita a questa unica entità. Botys, per come ha lavorato, è stato a tutti gli effetti il sesto membro della band. In alcuni casi sono state inserite delle vere parti orchestrali, che hanno conferito una drammaticità unica. Questo ovviamente verrà anche ripresentato nei nostri prossimi lavori, poiché questa nuova “componente” si abbina perfettamente al concept lirico futuristico e crea, a mio parere, una vera e propria colonna sonora. 

"ESCAPE FROM LEVIATHAN" E' USCITO SOTTO L'ETICHETTA FINLANDESE INVERSE RECORDS. VEDETE DIFFERENZE NEL MODO IN CUI LAVORANO RISPETTO A UN'ETICHETTA ITALIANA? 
Per il nuovo album abbiamo ricevuto diverse offerte interessanti che ci hanno confermato di aver intrapreso la strada giusta per la band. In passato abbiamo avuto delle esperienze non “entusiasmanti” con le altre etichette, tra cui una italiana, e questa volta non volevamo commettere lo stesso errore. La Inverse Records si è dimostrata all’altezza delle aspettative svolgendo con professionalità quanto stabilito e dandoci quella visibilità internazionale che cercavamo. Rinunciando a qualche etichetta un po’ più importante abbiamo comunque cercato con questa scelta di non bruciare le tappe e affiancarci a un partner che rispecchiasse le possibilità e la situazione attuale della band. Non credo ci siano problemi se una label opera dall’Italia, purché lo faccia con la giusta serietà e professionalità.

SIETE SODDISFATTI DI COME IL DISCO E' STATO ACCOLTO DALLA CRITICA? 
Sì, molto! Abbiamo ricevuto ottime recensioni in Italia e negli altri paesi, oltre che un continuo feedback positivo da parte di nuovi fan con commenti e messaggi sui social che ci soddisfa a pieno.

AVETE DELLE NUOVE DATE IN PROGRAMMA? 
Abbiamo terminato con le date estive programmate, che ci hanno permesso di rodare a pieno la nuova formazione. Adesso siamo pronti per qualcosa di più grande e magari all’estero. Restate sintonizzati sulle nostre pagine.

SIAMO AI SALUTI DI RITO. COSA VOLETE DIRE AI VISITATORI DI THE METALLIST?
Vi ringraziamo per lo spazio dedicato e per l’interesse nei nostri riguardi. Spero che i lettori abbiano apprezzato “Escape From Leviathan”. Se non l’avete ancora ascoltato, visitare le nostre pagine e il nostro profilo www.facebook/subliminalfear dove troverete come raggiungerci su Spotify o Bandcamp. Vi aspettiamo! Rock On! 













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