lunedì 1 agosto 2016



Misteyes - "Creeping Time" 

Etichetta: Maple Metal Records  -  Genere: Gothic Metal


Innanzitutto voglio esprimere una nota di merito ai Misteyes per la professionalità dimostrata in fase di richiesta recensione..finalmente ho ricevuto un vero press kit (il cui termine è ancora sconosciuto a molti)! Dettaglio da non trascurare, specie per una band che intende fare il salto di qualità e ritagliarsi uno spazio nel metal moderno.
Parlando del disco d'esordio "Creeping Time", è chiaro come alla band piaccia abbondare. Dodici sono le tracce e (solo) quattro di esse hanno una durata sotto i cinque minuti: fattore importante se non decisivo nell'esprimere un giudizio definitivo. Già, perché i Nostri hanno come obiettivo quello di creare un "Light & Dark Metal" fatto dell'incontro tra gli opposti ovvero la Luce, rappresentata dalla voce cristallina di Denise Manzi e dalle atmosfere eteree che la accompagnano, e l'Oscurità, espressa dal cantato growl/scream di Edoardo Iacono e dalle tanti parti strumentali di matrice death. Obiettivo ambizioso ma complesso da realizzare, specie quando si impegna l'ascoltatore su una così lunga durata (oltre l'ora di musica). Se a questo aggiungiamo una produzione "satura" di dettagli e un lavoro ancora acerbo nelle legatura di certe parti (mi riferisco ai continui spezzettamenti di "Brains in a Vat" e lo stop - con radicale cambio d'atmosfera - dopo il primo minuto di "Inside the Golden Cage"), appare chiaro come il disco non sia di facile "digeribilità".
Al di là di questo, è innegabile che il disco abbia una sua qualità intrinseca. La title track rende bene l'alternanza tra Luce e Oscurità grazie a un avvicendamento ben calibrato delle voci; "Lady Loneliness" è una song estremamente variegata ma equilibrata, condita da un'alta espressività del cantato femminile; "The Prey" ha un intro vertiginosa e ottimi riff death; "Destroy Your Past" convince con il suo inizio ritmato, il chorus cadenzato e un grosso lavoro dei cori; "Decapitated Rose", che al di là della presenza di Björn "Speed" Strid dei Soilwork rimane un pezzo ispirato e capace di tenere alta l'attenzione dell'ascoltatore dall'inizio alla fine (ottimo qui il lavoro di basso).
I Misteyes sono quindi una band dalle ottime potenzialità e i difetti presenti in questo "Creeping Time" sono gli stessi dei dischi d'esordio di tante altre band emergenti. D'altra parte ambiscono a voler creare un gothic metal diverso dal solito e hanno tutte le carte in regola per farlo, grazie a musicisti tecnicamente validi e una coppia di voci che funziona molto bene.
Quel che la band deve fare ora è, a mio avviso, ripensare il proprio modus operandi e chiedersi se ciò che vogliono esprimere non si possa ottenere con una maggior economia di mezzi (meno canzoni e più brevi). Ne guadagnerebbero in compattezza e gli sarebbe molto più facile arrivare all'orecchio dell'ascoltatore.


Voto 7 / 10 

-M 



Nessun commento:

Posta un commento