martedì 9 agosto 2016


Gigantomachia - "Aldebaran" (Demo) 

Etichetta: Autoprodotto  -  Genere: Death Metal


I Gigantomachia nascono nel 2015 in quel di Frosinone e in pochi mesi rilasciano un demo composto da tre brani. Il genere è un Death Metal seminale e "primordiale", che non disdegna un certo gusto per le atmosfere come già visto in Fleshgod Apocalypse, Gojira e Septic Flesh (a cui la band dichiara di ispirarsi).
Il brano di apertura "Aldebaran (Taurus Head)" è semplice e giocato su un'alternanza di due-tre riff. L'inizio è dettato da un'arpeggio d'atmosfera, complice un cantato sussurrato che ricorda tanto i Dark Tranquillity di "Haven". Il riff portante e' forse un po' troppo semplice, ma si fonde bene con la cassa il cui suono è decisamente profondo. Interessante è il chorus, in cui le atmosfere dominano rispetto al cantato. Dei tre "Leviathan" è forse il pezzo più valido. Dopo una pesante introduzione si passa alla strofa, che alterna momenti cantati ad altri in cui si e' preferito l'incidere inesorabile dettato da chitarre e batteria. Note aperte dalle tinte apocalittiche caratterizzano il chorus, in cui la voce di Davide Angelo Pietrantoni si lascia andare a vere e proprie raffiche di scream. La seconda strofa è accelerata rispetto alla prima e presagisce l'arrivo di una minaccia incombente che prende forma nel nuovo chorus. L'assolo è a suo modo sorprendente, capace di rapirti e portarti lontano per un'istante, salvo farti discendere nelle tenebre del riff che conclude il brano a suon di marcia. La terza e conclusiva "Eye Of The Cyclop" è molto diversa dalle prime due e giocata su tempi veloci in stile Cannibal Corpse.

Dal punto di vista compositivo i Gigantomachia si trovano a loro agio nel proporre un metal essenziale e danno il meglio di se' quando lavorano sull'atmosfera piuttosto che sulla pesantezza, tuttavia i brani paiono veramente troppo scarni, se non poco lavorati: mi riferisco alla batteria, che ripete spesso gli stessi pattern; a certe parti che dovrebbero collegare i riff tra di loro in maniera piu' elaborata e che invece sono assenti. Va detto che quel che ci troviamo davanti e' un demo, ma oggigiorno anche un demo deve essere realizzato in maniera impeccabile (o perlomeno vicina alla perfezione). Considerando che il materiale di base ha un'ottimo potenzale tuttora da esplorare, cio' che consiglio alla band e' di lavorare maggiormente sui dettagli, compiendo un lavoro di "fino" che porti le canzoni a un secondo livello sia in termini di riff che di arrangiamenti.


Voto 6,5 / 10

-M


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